Comasca di nascita, milanese di adozione, Vania Elettra Tam è uno dei frutti artistici della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e della scuola di Grafica Pubblicitaria del Castello Sforzesco.
L’ironia e la seduzione delle sue sceneggiature si sovrappongono ad una velata critica sociale ma dallo sguardo sempre lieve, divertito e surreale.
I rifugi casalinghi, la delicatezza e l’instabilità dei suoi microcosmi quotidiani l’hanno fatta conoscere ed apprezzare in Italia e all’estero, dove ha esposto in città come Praga, Londra, Miami e San Diego e Cuba
.Si segnalano in particolare le mostre personali milanesi organizzate fra il 2008 e il 2010 da Wannbee Gallery “Un giorno di ordinaria pulizia” a cura di Igor Zanti e “Cronaca Rosa” a cura di Alessandra Redaelli. Fra le collettive: “Un’altra storia” in San Carpoforo a Milano a cura di Edoardo di Mauro; “Aquisizioni” al Museo Parisi Valle di Maccagno a cura di Claudio Ricci; la 54° Biennale di Venezia – Padiglione Italia Regione Lombardia a Palazzo Te di Mantova e a Palazzo dei Congressi – Sala Nervi a Torino a cura di Vittorio Sgarbi. “Coexist – Eight different kind of fantastic art” 2012|13 presso E-Lite Studiogallery di Lecce curata da Ivan Quaroni.
“… Una pittura Pop, di chiara ascendenza illustrativa, è quella di Vania Elettra Tam, che usa l’autoritratto come pretestuoso leit motive per indagare tic e ossessioni del femminino contemporaneo. L’artista ritrae i suoi alter ego impegnati in banali azioni quotidiane, come truccarsi, farsi il bagno o cucinare, proiettando sulle mura domestiche ombre fantastiche, che non collimano con i gesti e le movenze reali dei protagonisti. Vania Elettra Tam costruisce una narrazione ironica, che scorre parallelamente alle vicende rappresentate in primo piano, come una sorta d’ipertesto visivo. La sua è, dunque, una figurazione che mescola mimesi realistica e trasfigurazione fantastica, disseminando le immagini di dettagli indiziari, che suggeriscono una chiave d’interpretazione …” (Ivan Quaroni)