Umanità nel mondo che verrà VIII edition of artperformingfestival Napoli
Open call for second edition of APF video art prize. This edition has the theme of peace between peoples.In this edition the sections are video art – video performance – video enviroment – short film for peace mail for your applications artperformingfestival@gmail.com applications are open until 31 May 2023.After receiving your proposals, if chosen among the finalists, the participation form will be sent.The works must not exceed three minutes except for short films with a maximum duration of 25 minutes.The winner of the first edition they will be entered without selectionAlina Tofan, Ginny Sykes Artist, Hirotsugu Aisu, Alessia BottoneAssociazione artperformingfestivalGlobalStrategies S.r.l marketing&comunicazione
Nell’anno in cui Procida è Capitale
della Cultura Italiana, artperformingfestival si ripropone come evento
indipendente, come spazio libero dei linguaggi d’arte e con il proprio tema
proiettato verso il prossimo futuro, in cui si auspica una maggiore attenzione
delle istituzioni e della politica ai movimenti di sperimentazione del corpo,
come le performance d’arte e i linguaggi della video art. La Cultura si forma
attraverso la conoscenza, e l’evoluzione sociale attraverso l’evoluzione del
pensiero (*cit. Franco Battiato).
Il festival da sette anni è promulgatore di libera circolazione di idee e di artisti emergenti e di esaltazione dei luoghi di memoria e storici, come nell’ultima edizione del 2021, che si è tenuta a Procida nel Palazzo d’Avalos ed a Napoli nelle Carceri Basse di Castel dell’Ovo.
VII edizione 2022
CULTURA nel
Mondo che verrà
Napoli
a cura di
Gianni Nappa
Organizzazione
e comunicazione GlobalStrategies.Srl
L’azione politica dell’arte è
tangibile nella storia contemporanea, e le sue immagini come
controinformazione; storicizzate fin dagli anni sessanta dove si sperimenta e
si radica l’uso degli strumenti in un mix tra informazione indipendente e
sperimentazioni artistiche, che assumono valore in quanto condivisione e
partecipazione attiva con la società. Il festival da sette anni è luogo di
libera circolazione di idee, artisti ed esaltazione dei luoghi di memoria e
storici, come nell’ultima edizione del 2021, Palazzo d’Avalos a Procida e le
carceri di Castel dell’Ovo a Napoli.
Un appuntamento indipendente che ha
saputo camminare sulle proprie forze per sette anni, e che ha creato un
attenzione internazionale nel circuito della performance d’arte.
Calendario
Procida
1 ottobre – ore 16,30 Inaugurazione dell’installazione “Albero di salvataggio” dell’artista Ruben D’Agostino nella Stazione Marittima Fabrizio Borgogna, dedicata a tutti i migranti, quelli che hanno attraversato e quanti non ce l’hanno fatta. L’installazione rimarrà esposta nella stazione per tre mesi. La giornata prevede a seguire la performance di Body Painting “This is the time to wake up” dell’artista MorenaRossi sui temi ambientali, come ulteriore grido d’allarme.
Napoli
10/14 ottobre. Le Zifere salotto letterario presso Roberto Nicolucci Editore Palazzo De Sangro di Vietri,
Piazzetta del Nilo 7 – 80134 Napoli
Premio APF – video art/video performance/video ambiente/short
film
20opere in concorso nelle quattro sezioni, selezionate tra le centinaia proposte nei sei anni di rassegna che artperformingfestival ha realizzato dal 2017. Artisti nazionali ed internazionali.
Le opere saranno visionate dalla
giuria nei primi due giorni di proiezione
Giuria: Presidente Prof. Stefano
Causa
Giurati: Mario Laporta
(Fotoreporter e fotografo professionista), Dott. Alberto Patruno (Segretario
Generale ASSOIMPREDIA), Marco Caiano (Si Comunicazione),
Proclamazione dei vincitori 15
ottobre 2022
Sant’Angelo in Formis (Ce) – Tenuta San Domenico 22 ottobre – 19 Novembre
Traversa di Via Provinciale, Via
Galatina, Sant’Angelo In Formis CE
Mostra di arti visive nel Giardino
d’inverno con opere di Renata Petti
(Ita), Hiro Aisu (Giappone), O-Ring Art Studio (Ita), Luigi Ambrosio (Ita)
Performance d’arte di Massimiliano Mirabella (Ita), Loredana Iafrate (Ita), Barbara Sabella (Fra/Ita)
Come critico ho scritto oltre 1000 recensioni ad altrettanti artisti, sempre attenenti le opere, mai l’artista. Una lettura poetica e sempre con l’arte nel sangue, sia per parerntela che per nascita e geni colorati. Come curatore indipendente ho creato e realizzato mostre, concorsi e per ultimo artperformingfestival. Ho collaborato con riviste e giornali, scrivendo oltre 120 articoli su Napoli e sugli artisti. Scrivo da oltre 30 anni un abecedario cronologico di tutte le opere pittoriche visibili a Napoli, con oltre 1700 artisti censiti. Ho scritto sceneggiature per cortometraggi, con cui ho vinto anche premi. Questa libertà di muovermi nell’arte in maniera indipendente, mi ha sempre spinto a guardare il bello e l’estetica nella complessità del fare arte, mai nel potere delle consorterie o delle lobby che gestiscono la proprietà di scelta di artisti e opere che vengono pagati con i soldi pubblici, bensì nella purezza dell’originalità, dell’attualità e di quella follia che porta a vedere oltre il proprio naso! Napoli è la mia splendida città, che io amo tanto da conoscerne la storia e i monumenti, i re e i moti popolari, un viaggio nelle viscere e un volo in collina, con la consapevolezza che come l’araba fenice, rinascesse dalle proprie ceneri ciclicamente per il piacere del mondo. Fare arte e occuparsi della dimensione di democraticità della stessa, spesso non trova gli appoggi istituzionali necessari per poter operare nel giusto valore delle progettualità. Chi ama e fa arte si fa carico dei sogni di una società ripiegata sulla complessità della globalizzazione e della finanza occidentale, che non ammette spinte verso la qualità. Esiste invece un mondo fatto di sperimentazioni che sul visivo offrono l’attualità della tecnologia, del sapere scentifico e della voglia di esistere per una missione di condivisione e modernizzazione del sentire comune. Una classe borghese oramai scomparsa, ha annullato il potere di scelta verso l’arte giovane, verso l’investimento contenuto, verso l’amore per il bello. Ma qual’è il bello se oggi vale più il cinismo della speculazione, se i codici di una filosofia oramai vetusta dell’estetica crociana, ha lasciato il passo giustamente al gusto attuale, abbiamo davanti fanciulli penzolanti col cappio, e fiumi di sangue rituale e non come riucerca di tutti, solo come grido di una società malata, che ovviamente esprime arte malata. Tutti dovrebbere avere accesso alla comprensione dell’arte, ma se si deve gestire il denaro, questo diventa l’estetica del nuovo piacere di una società non solo malata, ma vigliaccamente abbarbicata sullla difesa di una speculazione solo finanziaria. Io continuerò con le progettualità che sostengano la qualità estetica, l’impegno nelle questione sociali e non mi arrenderò mai alla protervia di arrivisti e parvenue dell’arte. Io l’arte la amo!!!
E con me Ester Esposito che dal 2016 con me si prodiga per far vivere e crescere artperformingfestival.
In questa foto nell’edizione 2017 con la madrina Barbara Petrillo e Roberta Gaeta allora Assessore alle politiche Sociali del Comune di Napoli
Open call exhibition video art, video performance, film, documentary “UMANITA’ – Il mondo che verrà” – Humanity – The world to come”Sixth edition #artperformingfestivalsend email to artperformingfestival@gmail.com until 30 May 2021
Il primo festival della performance in Italia con la durata di 30 giorni, con mostre, azioni performative. Oltre 250 artisti nelle tre edizioni dalla prima del 2016 a quella del 2018. Le prime due edizioni si svolte a Napoli e la terza in Salento (Puglia). La natura del format è itinerante, con una cadenza annuale o biennale a seconda delle coperture finanziarie. Le scelte curatoriali di Gianni Nappa, si incentrano sull’attualità della ricerca artistica. La curiosità, la ricerca dell’interiore grido di sofferenza che l’umanità esprime in questo tempo, fatto di società complesse, dove la finanza ha preso il posto dell’umanesimo. Noi ricerchiamo tra arte e cultura dei territori, una riappropriazione del dato umano, l’empatia con le culture diverse; l’integrazione di modelli culturali e artistici che sappiano dialogare con l’attualità.